Superbonus 110%: le detrazioni che è possibile richiedere
Come già vi avevamo comunicato nel nostro blog, è operativo il cosiddetto eco-bonus 110%: il sistema di incentivi fiscali destinati ai lavori di efficientamento energetico degli immobili ad uso abitativo. In pratica, grazie alle nuove norme, potremmo riuscire a ristrutturare la casa in cui abitiamo o un nuovo immobile che acquisteremo… anche spendendo 0 euro! Ecco quindi alcuni chiarimenti.
Quali tipologie di interventi possono essere realizzate con il Superbonus del 110%?
Prima di tutto, cerchiamo di capire quali tipologie di interventi si possono realizzare per sfruttare il bonus 110%.
Il Decreto che regola gli interventi è quello del 19 maggio 2020 il quale riporta due articoli molto importanti, il 119 ed il 121, che regolamentano interventi in vari ambiti e le relative detrazioni: andiamoli a esaminare.
Articolo 119: introduce una detrazione pari al 110% (il “Superbonus”), delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, a fronte di:
- specifici interventi in ambito di efficienza energetica,
- interventi di riduzione del rischio sismico,
- installazione di impianti fotovoltaici,
- installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Articolo 121: riconosce ai soggetti che hanno sostenuto, negli anni 2020 e 2021, spese per interventi di:
- recupero del patrimonio edilizio;
- efficienza energetica;
- riduzione del rischio sismico;
- installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine di ricarica.
Come già si comprende da tali articoli, il Superbonus si applica soprattutto per gli interventi effettuati con l'intento di ottimizzare la classe energetica della casa o dell'immobile o per rendere la struttura antisismica.
Da chi può essere utilizzato il bonus?
In linea di massima, il bonus 110% può essere richiesto e utilizzato da:
- condomìni;
- persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che possiedono o detengono l'immobile oggetto dell'intervento;
- Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) o altri istituti che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di "in house providing";
- cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
- Onlus e associazioni di volontariato;
- associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi;
- i soggetti Ires, ma nella sola ipotesi di partecipazione alle spese per interventi trainanti effettuati sulle parti comuni in edifici condominiali.
Oltre agli interventi descritti sopra, è possibile anche sfruttare il Superbonus per interventi aggiuntivi ovvero interventi eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi principali di isolamento termico, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale o di riduzione del rischio sismico. Parliamo quindi, per fare alcuni esempi, di interventi di efficientamento energetico, installazione di impianti solari fotovoltaici o infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
Come funziona la detrazione?
Arriviamo a conclusione di tale approfondimento descrivendo il punto principale della detrazione, ovvero il suo funzionamento.
La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.
In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.
Per maggiori informazioni su quest'ultimo punto o per approfondire il tema del Superbonus 110%, vi invitiamo a contattarci.